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2022

WALK-IN CARMINE

PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE E RIGENERAZIONE URBANA DEL QUARTIERE DEL CARMINE (GE) 
GRUPPO DI LAVORO: GPAR/ASSOCIAZIONE CARMINE/ASSOCIAZIONE AL VERDE


 

La proposta è frutto di una riflessione collettiva che ha coinvolto gli abitanti del quartiere attraverso l’Associazione del territorio CarMine, Cittadini in Movimento e l’Associazione alVerde (che si occupa di recupero di spazi urbani) e deriva pertanto da una conoscenza del territorio molto ravvicinata.

 

Con il contributo dello studio GPAR e di Linkinart sono state analizzate le criticità e le potenzialità che riguardano il Carmine per individuare una strategia del suo
possibile sviluppo futuro condiviso dai cittadini che lo abitano.
A seguito della presa visione di questo primo documento di presentazione, il Comune di Genova potrà dare impulso ad un processo di progettazione partecipata e agli opportuni passi per approfondire il lavoro ad oggi svolto, interloquendo con i soggetti proponenti.

CONCEPT
Il seme come metafora di rigenerazione e rilancio

ANALISI:
Il Carmine nel Medioevo era un sobborgo esterno alle mura, una zona agricola con frutteti ed orti, un collegamento tra la campagna e la zona urbana ed ancora oggi è caratterizzato da una viabilità totalmente pedonale e da una toponomastica evocativa (Olivella, Giuggiola, Vico Fragola).
I percorsi pedonali che attraversano le sue creuze e piazzette, costituiscono i principali collegamenti a piedi tra il centro storico e la zona di Circonvallazione a Monte ed il Righi attraversando l’area urbana a più alta densità di verde urbano della città (Villa Piaggio, parchi e giardini urbani e privati, Serre di San Nicola, Orto botanico).
Il verde urbano si interrompe bruscamente oltre il confine settentrionale del Carmine, così come il flusso pedonale dal centro storico è bloccato a sud da barriere architettoniche e da vie carrabili a forte transito.


STRATEGIA:
Il progetto punta ad accrescere il ruolo del quartiere come filtro tra zona collinare e zona urbana, ed identifica una serie di interventi al fine di agevolare la permeazione del verde e dei transiti pedonali all’interno del Carmine per creare una cerniera nei percorsi della Genova verticale.
Gli interventi diffusi sul territorio, come semi di rigenerazione urbana, crescendo, si ramificheranno come vegetazione, disegnando percorsi che collegano il quartiere al mare ed ai monti e trovando il loro fulcro nel Mercato del Carmine.
Gli interventi, diversi per scala (XS, S, M, L, XL) e per tipologia, rientrano in un ambito di riqualificazione urbanistica e paesaggistica (pedonalizzazioni, piantumazioni, gardening, arredo urbano per l’outdoor), artistica (Street Art and Lighting Design) e gestionale (con la revisione di alcune funzioni esistenti e l’inserimento di nuove).

PERCORSI DI INTERVENTO
Gli elementi strategici per lo sviluppo del Carmine e della Città di Genova


ANALISI:
La localizzazione e la storia del Carmine offrono uno spunto di riflessione sulla sua identità come quartiere dalla spiccata vocazione green and slow.
Un luogo caratterizzato da un’eccezionale presenza di parchi, scuole, viabilità pedonale, attività di quartiere, festival (SeminAgenova) e dove la vita outdoor è già protagonista e che ben si presta a divenire un esempio virtuoso nel solco della moderna interpretazione di Città sostenibile e dell’Urban slow living.


STRATEGIA:
Il progetto, in fase di pre-fattibilità, di rigenerazione urbana del Carmine nasce per contribuire a rafforzare alcuni elementi strategici per lo sviluppo della città di Genova:
1| La piena valorizzazione, turistica e non solo, del centro storico e delle aree limitrofe;
2| Il tema della bellezza: declinare ancora una volta il concetto di Genova meravigliosa attraverso soluzioni sempre più innovative;
3| La definizione e il potenziamento del campus diffuso dell’Università di Genova, che oggi non ha un’identità precisa, e che necessita di un insieme organico di servizi per la comunità di studenti e docenti;
4| Il potenziamento del progetto di marketing territoriale che è Euroflora, il quale potrebbe trovare al Carmine un’area verde nel cuore della città, un punto di riferimento permanente e di raccordo tra un’edizione e l’altra.

URBAN TREKKING
Valorizzazione del Centro Storico attraverso il potenziamento della viabilità pedonale

ANALISI:
La centralità della posizione del Carmine, lo rende luogo di grande transito pedonale per gli abitanti delle zone vicine (Circonvallazione a Monte, centro storico) e per i flussi turistici diretti verso destinazioni di carattere sia naturalistico che turistico-culturale.
Le 4 direttrici principali sono:
→ DA SUD: via Garibaldi / via Cairoli / via Lomellini, e Piazza Bandiera / via Balbi;
→ DA NORD: Valletta di Carbonara / Spianata di Castelletto e Albergo dei Poveri.
La viabilità pedonale risulta però compromessa da alcune criticità che interessano l’ingresso nel quartiere, il suo attraversamento ed il suo collegamento altre zone di interesse:
vie carrabili che interrompono bruscamente quelle pedonali, ostacoli architettonici, scarsa luminosità, mancanza di segnaletica turistica adeguata e scarsa visibilità delle principali vie di accesso.


STRATEGIA:
L’obiettivo è favorire L’ingresso e L’attraversamento del quartiere mettendo a sistema l’insieme dei tracciati pedonali che lo percorrono attraverso una serie di interventi di
diversa tipologia (la rimozione degli ostacoli, le pedonalizzazioni, la ricucitura del verde, una nuova progettazione delL’Arredo Urbano, interventi di Street Art e Lighting Design nei principali punti di accesso al quartiere per indicarli ed illuminarli)
Nei principali punti di snodo si renderebbe necessario anche studiare una segnaletica che definisca un sistema di percorsi di Urban trekking vista mare attraverso itinerari ricchi di storia e panorami di grande valore, evidenziando la rete delle Creuze che collegano i Rolli al Parco delle Mura, e che sono oggetto esse stesse di interesse turistico ed unicità territoriale, non solamente punti di transito.

UN MUSEO A CIELO APERTO
La narrazione della bellezza nel solco di Genova Meravigliosa


ANALISI:
L’interesse turistico e culturale nei confronti del Carmine non è motivato solo dalla sua vicinanza strategica con le più importanti emergenze culturali genovesi, ma esso stesso è divenuto oggetto di interesse, essendo innanzitutto un quartiere storico dagli scenari
suggestivi. Ad ogni angolo si aprono piazzette medievali caratterizzate dalla presenza di antiche coltivazioni, viti ed alberi da frutto, chiese ed abbazie nascoste che hanno fatto la storia del tessuto sociale del quartiere, angusti vicoli che evocano i più classici scorci della Liguria.
Un angolo tranquillo ed autentico di Genova, dove il tempo sembra essersi fermato.
Per questo motivo moltissimi turisti lo visitano ogni anno e molti genovesi desiderano venirci a vivere.


STRATEGIA:
Lo scopo è quello di valorizzare L’attrattività del Carmine nel rispetto della sua tipicità, di conseguenza sono stati ipotizzati interventi relativi all’arredo urbano ed al gardening all’interno del tessuto del quartiere per potenziare il suo caratteristico aspetto quasi rurale e la sua già alta visibilità.
Nei principali punti di accesso e nei luoghi di maggiore interesse interventi puntuali di
street art e di lighting design vengono intesi come invito ad entrare nel quartiere medioevale, perdersi nei suoi vicoli, conoscerlo, rendendolo una sorta di museo a cielo aperto e valorizzando la sua identità unica nel solco della narrazione della bellezza di Genova meravigliosa.

UN CAMPUS DIFFUSO
Ripensare i servizi in relazione alla vicinaza con istituti scolastici

ANALISI:
Il Carmine è un quartiere immerso nell’Area Universitaria della città (Scienze Politiche all’Albergo dei Poveri, il polo di via Balbi a 10 minuti di distanza, ed Economia e Commercio nella zona della Darsena).
Nel quartiere sono presenti anche molti Istituti scolastici di diverso grado, la Scuola materna San Luigi e le Medie Colombo e Don Milani, poco distante l’istituto Colombo, il Convitto Colombo, il Vittorio Emanuele il Ruffini.
Ogni giorno centinaia di studenti attraversano il quartiere, dove i servizi sono spesso insufficienti, e frequentano i parchi adiacenti dove le utenze si sovrappongono, congestionando alcune zone e sottoutilizzandone altre, nei diversi momenti della giornata.


STRATEGIA:
È stata ipotizzata una razionalizzazione delle aree verdi e dei loro usi, le zone vanno in parte differenziate realizzando aree di sgambamento per cani. Il potenziamento delle aree gioco e l’inserimento di chioschi e nuovi arredi per lo studio all’aperto possono contribuire a rendere più fruibili le aree verdi esistenti da parte degli studenti di ogni
età.
L’inserimento di servizi (food, residenze, servizi per bici, sport, libreria, entertainment, ecc.) può contribuire al recupero dei fondi abbandonati nel quartiere, così come la presenza di aree predisposte ad ospitare eventi.
L’insieme di questi interventi può fare dell’area una sorta di Campus diffuso di UniGe e contribuire al rilancio economico del quartiere oltre ad offrire un ambiente salutare e stimolante per il tempo libero degli studenti genovesi.

IL MARKETING TERRITORIALE
L’ identità verde del Carmine intesa come strategia di sviluppo

ANALISI:
Dallo studio del territorio e della sua storia è emerso come il verde urbano costituisca elemento identitario, caratterizzante e fondante della natura del quartiere, da questo
assunto si è partiti per ipotizzare un rilancio del tessuto commerciale del quartiere
che oggi purtroppo presenta molti esercizi chiusi o mal gestiti e fondi abbandonati.
La struttura stessa del Mercato del Carmine, la più importante realtà commerciale della zona, ha avuto vicende alterne e negli ultimi anni ospita un’attività dalla scarsa rappresentatività territoriale e caratterizzata da aperture molto discontinue.


STRATEGIA:
La proposta progettuale vuole interpretare il quartiere come simbolo della tradizione florovivaistica ligure nel centro di Genova, disegnando un fil vert di raccordo tra le numerose aree verdi che punteggiano la zona, in particolare con le Serre di San Nicola e con l’Orto botanico.
Attraverso nuove piantumazioni (viali alberati lungo via Brignole De Ferrari e via Polleri) e nuove installazioni di verde urbano (pareti verdi, fioriere, piantumazioni, orti urbani all’interno del quartiere) si vuole creare una zona ibrida di collegamento tra la zona collinare e la zona urbana ad alta salubrità ambientale.
Il quartiere ed il suo mercato diventerebbero un importante avamposto del Marketing territoriale con le conseguenti ricadute in termini di rilancio economico sul territorio.
Il fulcro sarà il Mercato del Carmine immaginato come una serra/vivaio urbano.
La gestione potrebbe essere affidata ad importanti player del settore, anche di alto profilo come Euroflora che, in una sede fissa, troverebbe un richiamo costante, durante tutto l’anno, alla manifestazione.

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